Capotasto compensato
Spesso negli strumenti a corda, le note suonate sui primi tasti risultano leggermente stonate (più acute), spesso creando fastidiose dissonanze e battimenti, specialmente nell’esecuzione degli accordi.
Se non ci credete, provate a valutare l’errore sui vostri strumenti usando un accordatore: anche se la corda aperta (non tastata) è perfettamente intonata, è molto probabile che le note dei primi tasti siano leggermente (o a volte notevolmente) crescenti mentre quelle sui tasti più acuti siano calanti. Questo effetto si verifica anche per strumenti in cui la compensazione al ponte è perfetta e la corda premuta al dodicesimo tasto è perfettamente intonata.
Questo spiacevole inconveniente è dovuto alla fisica delle corde ed è tipico sia degli strumenti con capotasto, che degli strumenti con “tasto zero”. L’unico modo per evitarlo è l’uso di un capotasto compensato, un capotasto cioè che ha una forma studiata per minimizzare gli errori di intonazione sui primi tasti e, insieme al ponte (anch’esso compensato), rende lo strumento intonato perfettamente su tutta la tastiera.
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Un capotasto compensato sul mio mandolino F-Jazz.
A differenza di un capotasto standard, il capotasto compensato ha un “punto di partenza” diverso per ogni corda (o per ogni coppia di corde, come nel caso del mandolino).
Nei grafici che seguono si può osservare la differenza di intonazione tra capotasto standard, tasto zero e capotasto compensato per un mandolino.
Nei grafici, ogni punto corrisponde all’errore di intonazione, espresso in centesimi di semitono, delle quattro corde (ognuna identificata da un colore) ad ogni tasto (indicato dal numero che si trova sull’asse orizzontale).
Capotasto standard
Nonostante la compensazione al ponte sia corretta e le note siano intonate (non presentino errori) al dodicesimo tasto, le note su tutti gli altri tasti (specialmente i primi e gli ultimi) mostrano errori di intonazione chiaramente percepibili.
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Tasto zero
Sebbene il tasto zero diminuisca leggermente gli errori di intonazione ai primi tasti, la situazione è molto simile a quella del capotasto convenzionale e gli errori di intonazione sono relativamente grandi.
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Capotasto compensato
Il capotasto compensato, insieme alla compensazione al ponte, permette di ottimizzare l’intonazione su tutta la tastiera. Sebbene non esista una configurazione in cui gli errori siano completamente nulli su tutti i tasti, con il capotasto compensato sono sensibilmente minori ovunque.
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Domande e dubbi frequenti sul capotasto compensato
- Se premo le corde sui tasti, il capotasto non ha più effetto sull’intonazione?
Si, il capotasto compensato ha effetto anche sulle note tastate. Dato che le corde partono da un punto di partenza leggermente diverso rispetto alla posizione di un capotasto classico (più avanti, verso il ponte), è come se tutti i tasti fossero spostati all’indietro, quindi influenza tutte le note. - Se cambio tipo di corde, il capotasto compensato funziona ugualmente?
In genere il capotasto compensato è ottimizzato per delle corde specifiche, tuttavia anche cambiando il tipo di corde, il capotasto compensato permette di migliorare comunque l’intonazione rispetto ad un capotasto classico o un tasto zero. - Cosa succede se uso un capotasto mobile?
Anche usando un capotasto mobile, l’effetto del capotasto compensato è quello di ridurre gli errori di intonazione. Le note saranno comunque più intonate rispetto ad un capotasto classico o un tasto zero.